Individets identitet er et gennemgående tema hos Antonio Tabucchi, én af Italiens største nulevende
forfattere. Med afsæt i M. Bachtins litteraturteoretiske begreb om ”dialogisme” og i filosoffen G.
Vattimos begreb om en ”svækkelse” af modernitetens stærke tænkning, analyseres subjekts-
forståelsen hos Tabucchi. Bogens tematiske og stilistiske analyser viser, hvordan Tabucchi
siden sin debut i 1975 har problematiseret det klassiske individbegreb og bogen diskuterer
endvidere forfatterskabets litteraturhistoriske placering mellem modernisme og postmodernisme.
Pia Schwarz Lausten, Ph.D., post doc ved Institut for Engelsk, Germansk og Romansk, Københavns
Universitet.
Har publiceret artikler på italiensk og dansk om italienske forfattere som Pirandello, Capriolo, Celati
og Tabucchi, samt bla. bidraget til
Rejsen og blikket om italiensk litteratur fra 1980-1998,
Lene Waage Petersen og Birgitte Grundtvig (red.), 1999, samt til antologien
Disciplines and Interdisciplinarity in
Foreign Language Studies, Hans Lauge Hansen (red.), Museum Tusculanum Press, 2004.
Italiano
L’opera di Antonio Tabucchi, uno dei più noti scrittori italiani, è pervasa dalla tematica dell’identità
individuale. I suoi testi problematizzano il sentimento di sé, la relazione con l’altro e quella con il
mondo storico e culturale esprimendo a tutti questi livelli un’esperienza di disgregazione: l’identità
del soggetto risulta frammentata e fragile; l’altro esiste quasi solo in quanto assente e desiderato; e,
anziché essere impegnato nella realtà presente, il soggetto vive in una realtà inafferabile e senza
senso. La profonda inquietudine esistenziale e l’indebolimento dell’identità vengono sottolineati dal
modo stesso di narrare discontinuo, enigmatico e pieno di reticenze.
Il libro di Pia Schwarz Lausten descrive le varie manifestazioni della suddetta esperienza attraverso
l’analisi testuale di una serie di figure e motivi riccorenti come ad esempio memoria e assenza,
rovescio e molteplicità, detto e non detto, storia e impegno. Alcuni di essi indicano sia degli aspetti
esistenziali e filosofici, sia dei valori estetici e letterari.
Alla base dell’analisi ci sono due prospettive teoriche che in modi diversi descrivono il superamento
della soggettività classica in favore di un pensiero in cui l’altro o l’alterità è essenziale per la
definizione dell’identità individuale: il concetto di “dialogismo” di M. Bachtin, e il “pensiero debole”
di G. Vattimo. Il primo può servire a definire il soggetto narrante dei testi tabucchiani, caratterizzati
dalla presenza di strati discorsivi diversi e di voci altrui. Il secondo descrive il soggetto nel mondo
postmoderno caratterizzato da un indebolimento delle strutture forti del pensiero moderno.
La problematica dell’identità ha spesso contribuito a categorizzare Tabucchi autore
postmoderno. Questo libro discute la posizione di Tabucchi nel panorama storico-letterario tra
moderno e postmoderno sottolineando però che proprio questa tematica appartiene già alla grande
letteratura moderna dell’inizio del XX secolo a cui Tabucchi è profondamente legato. Ciò che lo
rende postmoderno è piuttosto il fatto che egli esprima non solo nostalgia del senso perduto, ma
anche una coscienza dell’impossibilità di riafferrarlo, e che usa una retorica postmoderna per
descrivere la condizione assurda togliendone in questo modo peso e tragicità.
Pia Schwarz Lausten (1966), ha conseguito il titolo di dottore di ricerca (Ph.D.) all’Istituto di Filologia
Romanza all’Università di Copenaghen dove ricopre attualmente una carica di ricercatrice
insegnando letteratura italiana moderna e contemporanea. Ha pubblicato articoli in italiano e danese
su autori come Pirandello, Tabucchi, Celati e Capriolo, ed ha contribuito all’antologia Disciplines and
Interdisciplinarity in Foreign Language Studies (Copenaghen 2004). Il suo campo di ricerca è ora il
soggetto-narratore dei poemi cavallereschi rinascimentali, soprattutto quello di Boiardo.
Engelsk
The work of A. Tabucchi, one of Italy’s greatest contemporary writers, is imbued with the topic of
individual identity. His texts query the self-perception, the relation with the Other and the relation
with the historical and cultural world while expressing at all these levels an experience of
dissolution: the self is fragmented and fragile; the Other is always absent and missed, and instead of
being engaged in the present world, the subject lives in an intangible reality that does not make any
sense. This profound existential anxiety and the weakening of identity are emphasized by the very
way of narrating of Tabucchi which is disconnected, enigmatic and full of silences.
The book by Pia Schwarz Lausten describes various manifestations of the above-mentioned
experience through the textual analysis of a series of figures and motives such as memory and
absence, reversal and multiplicity, the said and the unsaid, history and commitment. Some of these
motives involve on the one hand existential and philosophical aspects, and on the other aesthetical
and literary values.
The analysis is based on two theoretical perspectives that in different ways describe an overcoming
of a classical subjectivity in favour of an idea of which the Other or Alterity is an essential element to
the definition of individual identity: M. Bachtin’s concept of “dialogism” and G. Vattimo’s “weak
thought”. The former serves to define the narrating subject in Tabucchi’s texts characterized by
different discourse levels and others’ words. The latter concept describes the position of the subject
of post-modernity determined by a weakening of the strong structures of modern thought.
The book is written in Italian.
Pia Schwarz Lausten, PhD, is post doc at the Departement of English, German and Romance
Studies at the University of Copenhagen.